2 dicembre 2011

GLI ARTIGIANI E LE TASSE - COSTI MOTIVATI DELLE FATTURE E RIFLESSIONI

Gli artigiani e le tasse, nessuna manovra sarà mai fatta dal nostro governo,
sedetevi prima di leggere e rimanete rilassati, sappiate che nessuno,
se non noi stessi ci potremo aiutare.

Non servono molte parole, servono i numeri, cosicché finalmente i clienti
si possono rendere conto del perché di certi ricarichi
e degli importi abbastanza sostenuti nelle fatture.

Parametri di confronto come premessa:
Valori riportati dallo studio di settore per realtà medie

Reddito di una giovane coppia: circa 30.000 Euro
Lui operaio dipendente tempo pieno, Lei part time

Reddito di una famiglia media con 2 figli e con coniugi
che lavorano da dipendente a tempo pieno
Inclusi assegni familiari: circa 70.000 Euro

Reddito di coniugi pensionati: 50.000 Euro

Reddito di un giovane artigiano o piccolo imprenditore
che già bombardato dalla concorrenza
è bombardato anche da tasse le quali non lo agevolano affatto
e non possono così creare potere d’acquisto per lui:

Fatturato medio annuale che, con faticosi sacrifici,
risulta congruo allo studio di settore:
50.000 Euro

Potrebbe essere di certo duplicato o triplicato se a questa categoria
fosse data più fiducia
E se il  mercato fosse orientato più sullo sviluppo
e sulla manutenzione edile
Anziché sul consumismo di prodotti che non portano a nessuna progettualità 
e sviluppo per il nostro paese: L’Italia.

Ecco il commercialista che numeri mostra ad un piccolo imprenditore ai colloqui

Iva 21%: € 10.500 su 50.000 Euro di imponibile fatturato (netto)
60.500 Euro lordo

Totale costi = acquisto materiale, carburante,
cespiti per acquisto merce ufficio varia: € 25.000

Utile esercizio = guadagno dal fatturato: € 25.000 

Di questo Utile, che è uguale al reddito si paga il 27% di Irpef,
il 3,90% di Irap,
€ 3000.00 all’anno di Inps,
mediamente € 500.00 – 1000,00 di Inail,
e dai 1.500-2.000 Euro di commercialista,
senza contare che ogni anno sul reddito si anticipano sulla base del fatturato
dell’anno precedente
il 40% a Luglio ed il 60% a Novembre dell’Irpef per l’anno successivo.

€ 25.000 – 6.750 – 975 – 3.000 – 500 – 1.500 = 12.275

12.275 Euro di guadagno in un anno tolte le tasse

12.275 : 12 = € 1022,91 al mese

Tenendo conto che per arrivare ad € 50.000 all’anno di fatturato
occorre spesso aver speso circa 3000-5000 € di sito internet o pubblicità
e frequenti sere e fine settimana a fare volantinaggio con zaino a spalla.

Prima di parlare di Artigiani Ladri pensiamoci molto bene.

Ora seguite bene un caso specifico basato sull'importo di una fattura
di un artigiano che ormai su ogni fronte soffre della concorrenza,
la concorrenza ha fame, e tanta!

Acqusito del pezzo € 50,00  (con sconto del 25%)

Prezzo inserito in fattura € 100,00
(ricarico del 100% per poter permettere il pagamento delle tasse)

Manodopera per installazione basata sul costo di una giornata
considerando una media di 15-20 lavori al mese,
se va bene, quantificata per sperare di percepire uno stipendio medio
per mantenere una famiglia e permettersi di acquistare
in un tempo medio di 15-20 anni una casa: € 100,00


€ 100,00 +
€ 100,00 +
€  42,00=  iva

€ 242,00

Talvolta gli artigiani più onesti non includono neanche il costo di uscita,
che per conseguenza ai numeri sopra descritti,
sarebbe comprensibile fosse chiesto, anche per far fronte a spese impreviste.

Riducendo le tasse si darebbe più potere di acquisto ai cittadini
ma a quanto pare le superpotenze: Banche, Politici, Chiesa, Esercito, Pensionati 
non sono tanto d'accordo su questo! Meditate!